La prima fase del processo di riciclo dello scarto pupler, proveniente dal trommel o dal sistema discontinuo, passa attraverso la cesoia monoalbero Tecnofer.
Questa unità, progettata per trattare materiali altamente contaminati, procede al taglio-strappo del materiale pulper riducendolo in piccoli pezzi più semplici da lavorare. La cesoia monoalbero opera in maniera efficiente grazie anche all’automazione che permette una gestione oculata e precisa della velocità di rotazione del rotore, in entrambi i sensi di rotazione, a vantaggio del risparmio energetico.
Successivamente il materiale viene trasportato all’interno della lavatrice orizzontale, l’unità Tecnofer preposta al lavaggio e al trattamento delle frazioni di fibra e plastica. Grazie all’azione centrifuga la componente di fibra viene separata da quella plastica, e può essere convogliata in un’area di raccolta della cellulosa di recupero, senza impattare sul circuito idrico esistente. La cartiera in questo modo può reimmettere nel processo produttivo la cellulosa recuperata da questo procedimento di separazione.
Il materiale plastico esente da fibra, invece, viene caricato in continuo in una pressa a vite per la fase di asciugaggio mediante compressione. In questa unità Tecnofer, il livello di compressione del materiale viene gestito in automatico. Il sistema di automazione sviluppato tiene sotto controllo la contropressione idraulica, l’amperaggio della pressa a vite e la sua temperatura interna; il risultato sarà quindi una frazione plastica con valori di secco dell’80/90%, riducendo abbondantemente i volumi e i costi di gestione dello scarto.